Durante un’irruzione in un paesino di montagna della Calabria, la polizia italiana si è imbattuta in un boss latitante della ‘ndrangheta. Quello che però le forze dell’ordine hanno scoperto a San Luca, roccaforte della ‘ndrangheta, somigliava più a un film di James Bond che al Padrino: un passaggio segreto che portava a un bunker sotterraneo. In seguito alla “strage di ferragosto” dello scorso anno a Duisburg, il paese è sotto il costante controllo di polizia e carabinieri. Negli ultimi anni la ‘ndrangheta ha sorpassato mafia e camorra nel traffico internazionale di cocaina, e i recenti arresti di corrieri calabresi a Toronto e in Australia hanno dimostrato che l’organizzazione è divisa in cellule sparse per il mondo, sul modello di Al-Qaeda. “Le cellule all’estero sono cloni di quelle in Calabria”, spiega il magistrato Nicola Gratteri, “e l’organizzazione, nonostante le joint venture con la mafia e con i cartelli colombiani, è comunque in mano a boss della Calabria”.
The Observer, Gran Bretagna [in inglese]
http://www.guardian.co.uk/world/2008/aug/17/italy.drugstrade/print