Nell’ultimo numero Famiglia Cristiana ha attaccato violentemente il governo di destra di Silvio Berlusconi, denunciando in particolar modo la sua politica riguardo gli zingari. Al centro delle polemiche le recenti misure prese contro la criminalità. “Speriamo di non dover vedere la rinascita di un’altra forma di fascismo”, ha scritto l’editorialista Beppe Del Colle. “Prendere le impronte digitali ai bambini rom è un lavoro stupido e inutile”. Mai il settimanale aveva assunto dei toni così duri contro un governo. Una grossa parte del mondo cattolico è intervenuta inoltre per criticare le recenti decisioni del governo, allarmandosi soprattutto per numerosi decreti dei sindaci in tutta la penisola, come il divieto di mendicare ad Assisi, di passeggiare la notte nei parchi a Novara, di baciarsi in pubblico ad Eboli o di portare sandali a Capri. L’opposizione di centro sinistra resta confusa ed è in questo contesto che alcune autorità cattoliche si ritrovano in prima linea, fino a paragonare il governo Berlusconi al regime fascista. La maggioranza ha reagito duramente. “I fascisti siete voi”, ha risposto Berlusconi. Anche il Papa, che si era da poco espresso a favore del governo, ha tuonato contro il settimanale: “Famiglia Cristiana non è abilitata a esprimere la posizione della Santa Sede o della Conferenza episcopale italiana”. Il direttore Don Antonio Sciortino non intende però scusarsi.
Le Temps, Svizzera [in francese]