New York. Mitt Romney potrebbe pagare molto cara la sua ultima gaffe. La bomba è esplosa nella serata di lunedì, quando la rivista Mother Jones ha pubblicato un video in cui il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti parla a ruota libera delle proprie strategie elettorali davanti a un ristretto gruppo di donatori. Le sue parole risalgono allo scorso 17 maggio e potrebbero ora costargli la corsa alla Casa Bianca. L’ex governatore del Massachusetts si trovava a Boca Raton, in Florida, a casa del magnate del private equity Marc Leder, amministratore delegato di Sun Capital Partnes. Un evento privato di raccolta fondi, durante il quale il candidato si è scagliato contro gli elettori democratici che sostengono il suo avversario, il presidente Barack Obama, definendoli scrocconi che non pagano le tasse. “C’è un 47 per cento della popolazione che voterà per il presidente in ogni caso”, ha spiegato Romney rispondendo a un donatore che gli chiedeva in che modo potesse vincere alle elezioni presidenziali del prossimo 6 novembre. “C’è un 47% che è con lui, che dipende dal governo e che si ritiene vittima, che crede che il governo debba prendersi cura dei cittadini, che crede di aver diritto all’assistenza sanitaria, al cibo, alla casa e a qualunque altra cosa. Credono che sia un diritto e che il governo glie lo debba concedere. Queste sono persone che non pagano tasse”. Il candidato repubblicano non si è però fermato qua, specificando che il suo compito “non è preoccuparsi di queste persone”, che non convincerà mai “ad assumersi le proprie responsabilità e a prendersi cura delle proprie vite”. Sentendosi a proprio agio fra il ristretto gruppo di benestanti donatori, Romney ha illustrato le proprie strategie utilizzando termini piuttosto diretti. “Avremo qualche difficoltà con gli ispanici”, ha puntualizzato, “se formeranno un blocco compatto per i democratici come hanno già fatto gli afroamericani in passato. Allora avremo problemi come partito e, credo, come nazione”. Sul video aleggia la vendetta dell’ex presidente Jimmy Carter, spesso indicato da Romney come esempio negativo, soprattutto in politica estera. A fornire il filmato a Mother Jones è stato infatti il nipote dell’ex presidente, James Carter IV, che ha aiutato l’autore a mettersi in contatto con il sito e ha poi raccontato la sua impresa al New York Magazine. Le parole del candidato repubblicano hanno ovviamente scatenato un putiferio negli Stati Uniti. Dopo la pubblicazione del video, in cui ha anche accusato il popolo palestinese di non volere la pace in Medio Oriente, Romney si è trovato infatti a rendere conto delle proprie affermazioni, proprio mentre il presidente Obama preparava gli ultimi dettagli della sua giornata newyorkese, durante la quale ieri si è recato nello studio di David Letterman e poi a un evento di raccolta fondi organizzato da Beyoncé e Jay-Z. Il candidato repubblicano non si è scusato, chiarendo però nel corso di una conferenza stampa improvvisata a Los Angeles di non aver fatto “dichiarazioni eleganti” e di aver “parlato a braccio”. I commenti, ha notato Romney, hanno messo in evidenza il forte contrasto fra la visione di Obama, che crede in una società che ruota attorno al governo, e quella del candidato repubblicano, più votato a un approccio di libero mercato. “E’ chiaro che voglio aiutare tutti gli americani ad avere un futuro brillante e prosperoso”, ha spiegato. La stoccata finale a Romney, spesso accusato di essere fuori dalla realtà, è arrivata dal portavoce della Casa Bianca Jay Carney. “Quando sei il presidente degli Stati Uniti, sei il presidente di tutti”, ha dichiarato ieri nel corso di una conferenza stampa. Questa era proprio la speranza dei democratici, ma soprattutto il timore del partito repubblicano.
Il Giornale, 19 settembre 2012