NEW YORK – Il sarto del Ventunesimo secolo ha cominciato a girare per le strade di New York, utilizzando il body scanner. Arden Reed, una startup lanciata nel 2012 da Mike Abadi e Carlos Solorio, sta tentando di rivoluzionare il concetto di «abito su misura»: per avere un vestito perfetto non sarà più necessario andare in una sartoria di Midtown o del Financial District, ma basterà chiamare il furgone dell’azienda, dove le misure saranno prese in appena quindici minuti con un sofisticato body scanner tridimensionale. Grazie a quattordici sensori posizionati in sei angoli diversi e a sette altezze differenti, il furgone di Arden Reed è in grado di prendere le misure esatte del cliente, con un margine di errore di cinque millimetri. I dati vengono poi trasmessi a Shanghai dove l’abito – che costa appena 400 dollari ed è di ottima qualità – viene prodotto e infine inviato al proprietario in massimo sei settimane.
CROWDFUNDING – Inizialmente i due giovani fondatori – entrambi con un passato in finanza a Wall Street – avevano deciso di puntare sull’e-commerce e di tagliare gli intermediari, per ridurre i prezzi e poter sfidare le grandi aziende del settore. Lo scorso anno, per finanziare la propria idea, Abadi e Solorio hanno fatto ricorso a un crowdfunding, una raccolta fondi su internet, che in un mese ha raccolto 20.405 dollari, cinque volte più della cifra richiesta. Il progetto ha avuto grande successo su Kickstarter, principale piattaforma di crowdfunding americana, divenendo il dodicesimo più importante nel campo della moda. Quando però si sono resi conto che prendere le misure sarebbe potuto diventare un ostacolo per i clienti, i due ragazzi hanno scelto di cambiare totalmente il business model e lanciare una seconda raccolta fondi, ancora più ambiziosa. A maggio di quest’anno hanno ottenuto altri 25.375 dollari per acquistare ed equipaggiare un furgone in cui prendere le misure dei propri clienti a domicilio.
FURGONE – Per poter raggiungere un numero sempre maggiori di utenti, i ragazzi di Arden Reed hanno provato a fondere le vecchie abilità sartoriali e la tecnologia, puntando su un nuovo concetto di negozio mobile che circoli per le strade di New York e di tutti gli Stati Uniti. Oltre al body scanner, a bordo del furgone ci sono un sarto professionista, un camerino e un espositore dove è possibile toccare i tessuti con cui vengono realizzati gli abiti, le camicie e le cravatte. Una volta prese le misure, poi, gli ordini vengono spediti in tutto il mondo. «Vogliamo diventare una versione migliore di Brooks Brothers», ha spiegato Solorio al sito Tech Cocktail, lanciando la sfida alla più vecchia catena di abbigliamento americana, dal 2001 in mano all’italiano Claudio del Vecchio. «Nel corso dei prossimi anni», ha puntualizzato, «vorrei che gli abiti su misura di Arden Reed diventino la norma, e che i ragazzi si facciano scannerizzare da noi quando comprano il primo vestito».
SONDAGGIO – In questi giorni il furgone nero di Arden Reed gira senza sosta fra Wall Street, Union Square, Midtown e la Columbia University, ma gli abiti di qualità e i prezzi contenuti potrebbero non essere sufficienti a conquistare il mercato. È per questo motivo che i fondatori hanno puntato anche su curiose operazioni di marketing. A fine luglio, per esempio, hanno pubblicato un sondaggio condotto insieme a OkCupid, dal quale emerge che le donne preferiscono gli uomini che indossano abiti su misura: sul popolare sito di dating online sono stati creati due falsi profili di un modello, identici in tutto se non in un particolare. In una foto profilo, il ragazzo indossava un vestito troppo largo, nell’altra un abito Arden Reed. Le donne, ovviamente, hanno contattato 3,5 volte più spesso il profilo del ragazzo più elegante.
Corriere della Sera, 6 novembre 2013