InGalera è il ristorante che si trova all’interno del carcere di Bollate, un penitenziario di media sicurezza con 1.100 detenuti: i camerieri, i lavapiatti e i cuochi sono tutti stati condannati per omicidio, rapina a mano armata, traffico di droga e altri crimini. Eppure, racconta il New York Times, è quasi impossibile trovare posto per tutto il mese di marzo, e le elite milanesi non perdono l’occasione di farsi vedere: nelle ultime settimane sono passati fra gli altri un ex presidente di banca e una miss Italia. «È difficile immaginare una storia di successo culinario meno probabile di InGalera, o un esperimento di riabilitazione dei detenuti più intrigante», scrive il Times. «In pochi penserebbero al carcere per un’uscita serale, ma la novità dell’esperienza ha attecchito, ed è anche diventata uno strumento di marketing».

Corriere della Sera, 7 marzo 2016

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