Gli incendi che stanno assediando il West americano hanno colpito con particolare aggressività l’Oregon, dove hanno ridotto in cenere circa 4 mila chilometri quadrati — un’area grande quanto il Molise — e costretto mezzo milione di persone ad evacuare. «È un numero destinato a crescere, gli incendi hanno esaurito le risorse statali: tutti i nostri vigili del fuoco e i paramedici sono impegnati eroicamente nel combatterli, compresi coloro che sono stati colpiti da ordini di evacuazione, blackout e distruzione», ha precisato il direttore del dipartimento per la gestione delle emergenze dell’Oregon, Andrew Phelps, chiedendo aiuto ad altre agenzie nel resto del Paese. «Per assisterli possiamo solo restare informati ed essere pronti ed essere pronti ad evacuare». Secondo la governatrice democratica Kate Brown, 80 mila residenti sono stati costretti a lasciare le proprie case. Le vittime, al momento, sono almeno quattro.
Circa 3 mila vigili del fuoco continuano a combattere contro i 37 grandi incendi che tormentano lo Stato e ad assistere i cittadini in fuga, sperando che le temperature più miti di venerdì e la pioggia prevista per lunedì limitino la portata del fuoco e migliorino la qualità dell’aria diventata irrespirabile. Da giorni i cieli dell’Oregon sono stati offuscati da una densa nuvola di fumo arancione e grigia, lo stesso bagliore che ha dipinto il cielo di San Francisco nelle apocalittiche immagini trasmesse dalle televisioni di tutto il mondo. Di interi quartieri delle cittadine di Talent, Phoenix, Medford e Mill City non restano che rovine fumanti, centinaia di case ed edifici sono stati mangiati dalle fiamme.
Intanto i due dei principali incendi, alimentati dai forti venti caldi e secchi, si stanno unendo, e hanno costretto le autorità della contea di Clackamas ad approvare un coprifuoco valido dalle 10 di giovedì sera alle 6 di venerdì mattina: «Nessuno, al di fuori di coloro impegnati nel salvataggio di vite e proprietà o di coloro che svolgono lavori notturni, deve farsi trovare in strada e in luoghi pubblici», ha dichiarato l’ufficio dello sceriffo. Un ordine di evacuazione di livello 3, «Go», è stato diramato per la cittadina di Molalla, mentre Canby e Oregon City sono state portate al livello 2, «Preparatevi».
Lunghe file di automobili si sono formate lungo le strade di Oregon City, cittadina di 37 mila abitanti a 25 minuti da Portland che un tempo aveva una florida industria cartiera, dove erano arrivati anche i cittadini in fuga dai villaggi già evacuati. «A partire da questo pomeriggio, gli è stato detto essenzialmente che devono trovare un altro posto dove andare», ha dichiarato giovedì a Katu, la rete locale affiliata a Abc, la presidentessa del consiglio comunale Rachel Smith, raccontando che i parcheggi dei centri commerciali sono invasi da camper e automobili.
Corriere della Sera, 11 settembre 2020