
Già in passato, seppur mai apertamente, Melania Trump aveva espresso segnali di dissenso per come il marito ha gestito la pandemia, a partire dal tweet che dal 28 aprile è rimasto fissato in cima al suo account ufficiale e che offre ai cittadini consigli pratici per evitare il contagio.
Se già questo stonava con la strategia del presidente Trump — che fra le altre cose ha politicizzato la battaglia contro il virus e si è a lungo rifiutato di indossare la mascherina — la scelta delle parole con cui la First Lady ha annunciato di aver contratto il coronavirus suona quasi come una denuncia. «Come hanno già fatto troppi americani quest’anno, io e il presidente siamo in quarantena a casa dopo essere risultati positivi al test per il Covid-19», ha scritto su Twitter venerdì notte. «Stiamo bene e ho posticipato tutti i prossimi impegni. State al sicuro, supereremo tutto questo insieme».
L’età di Trump, 74 anni, e il suo peso — lo scorso anno il medico lo aveva definito tecnicamente obeso, anche se in salute — lo inseriscono nella categoria più in pericolo, ma la stessa First Lady a 50 anni rischia complicazioni. Chiusi alla Casa Bianca, dove dormono in stanze separate, Donald e Melania si ritrovano ora a confrontarsi non solo con i pericoli del virus, ma anche con i propri dissidi familiari.
Giovedì, a poche ore dalla prima, enorme «sorpresa di ottobre» di queste elezioni, il presentatore di Cnn Anderson Cooper aveva mandato in onda vecchie registrazioni della Fist Lady — effettuate a sua insaputa da Stephanie Winston Wolkoff, ex amica e consigliera — da cui emerge la frustrazione di una donna divisa fra le proprie convinzioni e la necessità di fare ciò che serve all’amministrazione del marito. «Dicono che sia complice, che siamo la stessa cosa, che lo sostengo, che non dica o faccia abbastanza», spiegava in un audio del 2018, sfogandosi per le critiche ricevute a causa della politica immigratoria del marito.
Questa volta a far infuriare Melania è stata la sottovalutazione dell’emergenza da parte di Donald e l’assenza di precauzioni. A contagiarli, infatti, è stata la consigliera del presidente Hope Hicks, 31 anni, che mercoledì aveva mostrato i primi sintomi dopo aver viaggiato senza mascherina sull’Air Force One verso il dibattito di Cleveland e il comizio di Duluth, in Minnesota.
Il responso del tampone è arrivato il giorno dopo, ma la Casa Bianca già temeva il peggio. Ex modella di Ralph Lauren, Hicks è una delle persone più vicine al presidente: ha lavorato per anni con Ivanka e poi con Donald, che nel 2017 l’ha portata alla Casa Bianca come direttore delle comunicazioni. A febbraio 2018 si è dimessa dopo aver ammesso in Congresso di aver detto «piccole bugie» per conto di Trump, ma il suo esilio è durato poco: dopo un passaggio a Fox News, quest’anno è tornata alla Casa Bianca come consigliera. Sempre al fianco di Trump.
Corriere della Sera, 3 ottobre 2020 (pag 5)