Joe Biden ha vinto, almeno a Dixville Notch. In questo villaggio sciistico del New Hampshire, 12 abitanti e 5 elettori registrati, le elezioni si tengono — come da tradizione — a mezzanotte: è uno dei primi luoghi d’America a votare. E così, appena scattata la mezzanotte dell’election day, sono cominciate le operazioni di voto nella ballot room del Balsams Resort. Non c’era un pandemico pericolo di file al seggio: cinque elettori, cinque preferenze per l’ex vicepresidente. Il voto di Dixville Notch tuttavia non è un indicatore affidabile, anzi: nel 2016 scelse Bernie Sanders alle primarie e poi Hillary Clinton, alle primarie di quest’anno Michael Bloomberg. Nella vicina Millsfied, invece, Trump ha vinto per 16 voti a 5.
In questa località sciistica a 30 chilometri dal Canada, il voto è più che altro una tradizione folkloristica istituita nel 1960 dall’eccentrico (e ormai defunto) milionario Neil Tillotson, che non voleva guidare un’ora fino al seggio più vicino. Da allora è diventata un’abitudine nazionale: il primo voto del Paese viene trasmesso in diretta da tutte le televisioni, anche se partecipano più giornalisti che elettori. Nel 1988 erano 38, quest’anno ne erano rimasti 4 e il voto stava per essere annullato.
Gran parte degli storici elettori erano infatti dipendenti del Balsams, che però nel 2011 ha chiuso e da allora è in ristrutturazione: dopo le elezioni del 2016 erano stati obbligati a cambiare residenza e nelle liste elettorali erano rimasti tre membri della famiglia Tillotson e il direttore delle vendite dell’hotel. Per legge era necessario un quinto elettore: in soccorso della tradizione di Dixville Notch è arrivato, durante le primarie, il costruttore Les Otten, dal 2011 co-proprietario del Balsams, che ha trasferito la propria residenza e mantenuto in vita la prima primaria d’America.
Corriere della Sera, 3 novembre 2020 (newsletter AmericaCina)