Un altro stretto alleato del presidente eletto Joe Biden sarà nominato domani consigliere per la sicurezza nazionale: si tratta di Jake Sullivan, 43 anni, che ricoprì lo stesso ruolo durante il secondo mandato da vicepresidente di Biden, subentrando proprio a Blinken, e in precedenza aveva lavorato al dipartimento di Stato con Hillary Clinton, a cui era molto vicino. Blinken e Sullivan, spiega il New York Times, sono buoni amici con una comune visione del mondo e hanno spesso contribuito a indirizzare le opinioni del presidente eletto in materia di politica estera. Nativo del Minnesota, Sullivan ha insegnato alla scuola di legge di Yale e a Dartmouth e, negli ultimi mesi, ha collaborato a un progetto del Carnegie Endowment for International Peace che aveva l’obiettivo di resettare la politica estera attorno alle necessità della classe media americana.
Biden dovrebbe nominare poi Linda Thomas-Greenfield, 68 anni, ambasciatrice alle Nazioni Unite. Nata in Louisiana, Thomas-Greenfield ha lavorato per 35 anni al dipartimento di Stato, ed è esperta di affari africani: ha ricoperto incarichi in Svizzera, Pakistan, Kenya, Gambia, Nigeria e Giamaica ed è stata ambasciatrice in Liberia durante l’amministrazione Obama. Era stata licenziata al quinto giorno di presidenza da Trump, durante le «purghe» — termine usato dal Los Angeles Times, ma non solo — del dipartimento di Stato: chiamata da Biden a capo della squadra di transizione di Foggy Bottom, è un simbolo della campagna di ricostruzione del dipartimento pianificata dal futuro presidente, che sta richiamando in servizio molti dei funzionari mandati a casa da Trump. Biden restituirà inoltre alla carica il ruolo ministeriale che Trump aveva eliminato, dando a Thomas-Greenfield un posto nel consiglio per la sicurezza nazionale.
Corriere della Sera, 23 novembre 2020 (newsletter AmericaCina)