In seguito al colpo di Stato del 1° febbraio in Myanmar, Joe Biden ha annunciato ieri l’imposizione di sanzioni — le prime da quando si è insediato alla Casa Bianca — «nei confronti della giunta militare, dei loro interessi finanziari e dei membri delle loro famiglie». Il presidente americano ha invitato i generali a rilasciare immediatamente i leader politici e gli attivisti reclusi e ha congelato fondi governativi per un miliardo di dollari depositati negli Stati Uniti.

«Imporremo anche rigidi controlli sulle esportazioni, ma manterremmo il nostro impegno sanitario e a favore della società civile», ha detto Biden in diretta televisiva dalla Casa Bianca, senza escludere ulteriori misure. Il segretario di stato Antony Blinken e il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan stanno già valutando le diverse opzioni sul tavolo, compreso il taglio degli aiuti americani alla Birmania. «Tutti i passi vengono e verranno decisi in stretto coordinamento con gli alleati», ha spiegato la portavoce della Casa Banca Jen Psaki.

Corriere della Sera, 11 febbraio 2021 (newsletter AmericaCina)

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