Si scioglierà quest’anno, per raggiunti limiti d’età, uno dei club più esclusivi d’America, che per i suoi tre membri ha rappresentato un appuntamento costante per 56 anni. Domenica, al termine della gara di Inglewood, a Los Angeles, i tre superstiti del «Never Miss a Super Bowl Club» si saluteranno per l’ultima volta, dopo aver visto dal vivo ogni finale della Nfl dal 15 gennaio 1967 a oggi: Don Crisman, 85enne del Maine, ha annunciato infatti che questa sarà la sua ultima partita. Il suo amico Gregory Eaton, 82enne del Michigan, intende proseguire la striscia, ma teme che i suoi problemi di salute lo faranno desistere, mentre Tom Henschel, 80enne che vive in Florida, punta invece ad arrivare al Super Bowl del 2026, per andare in pensione dopo averne visti 60. «Penso di avere ancora qualche anno, spero di arrivare a sessanta», ha raccontato Henschel all’Associated Press. «La vecchiaia però è giunta per tutti noi».

Crisman ed Henschel si sono incontrati per la prima volta il 30 gennaio del 1983 al Rose Bowl di Pasadena, quello della finale mondiale del 1994 fra Italia e Brasile per intenderci, per assistere al Super Bowl vinto dai Washington Redskins (appena rinominati Commanders dopo essere stati per quasi due anni senza nome) contro i Miami Dolphins. Quasi trent’anni dopo, nel 2010, diventarono protagonisti di una celebre pubblicità della Visa insieme ad altri due tifosi che, come loro, non avevano mai saltato neanche un Super Bowl, il californiano Larry Jacobson e Robert Cook, del Wisconsin. Lo spot si intolava Go Fans e l’idea nasceva dai sorprendenti risultati di un sondaggio fra tifosi: in molti ammettevano che avrebbero tranquillamente saltato un evento importante della propria vita, tipo un matrimonio o la nascita di un figlio, pur di assistere al Super Bowl.

E così, Visa pensò di portare sullo schermo i quattro membri del club, con in mano i biglietti dei 44 Super Bowl che si erano disputati fino a quel momento, raccontati dalla voce Morgan Freeman. Proprio quell’anno però Cook, 79 anni, si ammalò e non riuscì a vedere i suoi Green Bay Packers trionfare al Super Bowl del 2011 in Texas: al suo posto andarono le figlie, lui morì qualche giorno dopo la finale, in Wisconsin. Nel 2017 al «Never Miss a Super Bowl Club» si aggiunse Eaton, tifoso dei Pittsburgh Steelers, ma pochi mesi dopo Jacobson, 78 anni, morì a San Francisco. E così, nel club rimasero così in tre.

A loro si aggiunge poi la vedova del petroliere Lamar Hunt, fondatore dell’American Football League, dei Kansas City Chiefs e della Major League Soccer fra le altre cose, nonché padre del Super Bowl: anche la signora Norma, 83 anni, non ha mai saltato una finale per onorare la volontà del marito, scomparso nel 2006. Quanto ai tre amici, si incontreranno stasera a Los Angeles e domenica — dopo essersi seduti a distanza lo scorso anno a Tampa, in Florida, a causa della pandemia — torneranno a seguire la gara uno vicino all’altro, come da tradizione. «Noi, semplicemente, amiamo il football», ci ha tenuto a precisare all’Ap Eaton, che quest’anno ha pagato 2.500 dollari per il biglietto, 400 volte di più di quanto spese nel 1967. Sarà l’ultima volta, conferma Crisman. A meno che – ha aggiunto – il prossimo anno i suoi New England Patriots non raggiungano la finale.

Corriere della Sera, 10 febbraio 2022 (newsletter AmericaCina)

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