Alex Jones è il grande cospiratore americano, un conduttore radiofonico di estrema destra, fondatore di InfoWars, suprematista bianco e soprattutto noto dispensatore di fake news che attraverso i suoi siti e il suo show diffonde a milioni di seguaci. A partire dal 202o è stato il promotore della teoria del furto elettorale di Donald Trump, in precedenza, dal 2012, aveva a lungo sostenuto che la strage di Sandy Hook — costata la vita a 20 bambini fra i 6 e i 7 anni, a 6 insegnanti e alla madre dell’attentatore Adam Lanza: una delle più dolorose tragedie americane — fosse una messinscena con attori pagati dal governo americano e dalla Cia per ottenere una legislazione che regoli l’uso delle armi: mentre provavano a elaborare la morte dei propri figli, i genitori si trovarono sotto attacco dei complottisti istigati proprio dalle parole di Jones, minacciati online e telefonicamente, poi anche fisicamente con colpi di pistola sparati verso le loro case da sconosciuti convinti che fossero dei bugiardi.

Già condannato per diffamazione per la storia di Sandy Hook in Texas e Connecticut, bannato dalle principali piattaforme tecnologiche come Apple, YouTube, Facebook e Spotify per aver diffuso messaggi d’odio, ieri Jones — che negli anni ha contribuito a diffondere qualsiasi tipo di bugia, dall’11 settembre allo sbarco sulla luna, dal luogo di nascita di Obama al celebre Pizzagateha ammesso per la prima volta sotto giuramento di essere stato «irresponsabile» e che ciò che era successo nella scuola elementare di Sandy Hook era «vero al 100%», non una messinscena. «Ho preso parte in modo non intenzionale a cose che hanno ferito queste persone, mi dispiace», ha detto Jones, che rischia di pagare un risarcimento da 150 milioni di dollari, nell’aula del tribunale di Austin, Texas, rispondendo alle domande nella causa intentata contro di lui e contro l’azienda Free Speech System dai genitori di un altra piccola vittima della strage.

«Alex ha cominciato questa battaglia, io la finirò», gli ha risposto Neil Heslin, padre del piccolo Jesse Lewis morto nella strage del Connecticut. «Mi sembra incredibile — ha aggiunto la madre Scarlett Lewis — che dobbiamo arrivare a ciò, a implorarti, a punirti, per farti smettere di mentire». I giurati stanno ora valutando l’entità del risarcimento, mentre gli avvocati di Jones si sono offerti di pagare un totale di 8 dollari e il grande cospiratore ha detto che oltre i 2 milioni finirà gambe all’aria. A smentirlo ci hanno pensato — per errore — i suoi stessi legali: hanno girato tutto il contenuto del suo telefono agli avvocati dell’accusa, con email e messaggi che ne provano la consapevolezza e, soprattutto, la tenuta finanziaria, dimostrando che in alcuni momenti arrivò a guadagnare 800 mila dollari al giorno. Dopo averne mostrato una parte alla giuria, Mark Bankston, l’avvocato dei due genitori, si è rivolto ad Alex Jones: «Lei sa — gli ha chiesto — cos’è lo spergiuro?».

Corriere della Sera, 4 giugno 2022 (newsletter AmericaCina)

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