Lo Utah blocca i social per i minorenni, che potranno usare Instagram, Facebook o TikTok solo con l’esplicito consenso dei genitori. Due nuove leggi firmate dal governatore repubblicano Spencer Cox per «proteggere» i giovani obbligheranno infatti le piattaforme a verificare la maggiore età dell’utente oppure a richiedere un consenso dei genitori prima che i loro figli creino un profilo sulle app: i genitori avranno poi pieno accesso agli account, messaggi privati compresi. «Non lasceremo più che i social media continuino a danneggiare la salute mentale dei nostri giovani», ha affermato il governatore Cox dopo aver firmato le due leggi, che renderanno anche più semplice intraprendere azioni legali contro le social media company.
«Abbiamo già sviluppato oltre 30 prodotti per tenere al sicuro i ragazzi e limitare il tempo che passano sulle loro app», si è difesa con la Bbc Meta, la società a cui fanno capo fra le altre Facebook e Instagram. Le due nuove leggi dello Utah entreranno in vigore dal 1° marzo 2024 e impediranno anche di raccogliere i dati dei minorenni — come richiesto in passato anche dal presidente americano Joe Biden — e di renderli l’obiettivo di pubblicità targettizzate. Introdurranno infine un «social-coprifuoco» dalle 22.30 alle 6.30 del mattino, che bloccherà l’accesso alle app e che potrà essere violato solo con il permesso dei genitori.
Il passo compiuto dallo Utah è stato accolto con entusiasmo dalle associazioni per la sicurezza dei bambini, che parlano di «enorme vittoria» per i ragazzi e le famiglie dello Stato, mentre qualcuno sottolinea le problematiche per quanto riguarda la libertà di parola sancita dal primo emendamento della costituzione e, soprattutto, i rischi per i ragazzi — in particolare quelli della comunità Lgbtqi+ — che vivono in un ambiente domestico violento e che potrebbero essere tagliati fuori dai social media. Legislazioni simili sono in fase di studio in altri quattro Stati a guida repubblicana — Arkansas, Louisiana, Ohio e Texas — e nel democratico New Jersey.
Corriere della Sera, 24 marzo 2023 (newsletter AmericaCina)