Obama rischia la salute

New York. La riforma sanitaria del presidente americano Barack Obama sta dividendo il paese e sembra ora appesa a un filo. Ieri la Corte Suprema degli Stati Uniti si è riunita per il terzo e ultimo giorno di udienza e la sentenza, attesa per giugno, potrebbe avere un peso notevole sulle elezioni presidenziali del prossimo novembre. Ad essere in discussione è l’individual mandate, la parte più controversa della riforma approvata nel marzo 2010, che obbligherebbe tutti i cittadini americani ad acquistare una copertura sanitaria entro il 2014 o a pagare una multa in caso contrario. Continua a leggere “Obama rischia la salute”

Tutti i sondaggi: via dalla sporca (e invincibile) guerra

New York. Le pessime notizie provenienti negli ultimi mesi dal fronte hanno fatto calare drasticamente il sostegno del popolo americano alla guerra in Afghanistan. Dopo che lo scorso 20 febbraio alcuni soldati hanno bruciato alcune copie del Corano scatenando ritorsioni in tutto il paese costate la vita a decine di soldati Nato (e di afghani), la strage compiuta dal sergente americano Robert Bales, che nella notte dell’11 marzo scorso ha ucciso 17 civili in due villaggi della provincia di Kandahar, ha segnato profondamente l’opinione che gli americani hanno della guerra in Afghanistan, cominciata il 7 ottobre del 2001. Continua a leggere “Tutti i sondaggi: via dalla sporca (e invincibile) guerra”

Romney vince perchè non perde: avanti piano

Chicago. Martedì notte Mitt Romney ha conquistato l’Illinois, portando a casa una vittoria scontata ma psicologicamente importante che gli ha permesso di raffreddare l’entusiasmo del suo sfidante, Rick Santorum. Romney non è il nuovo Ronald Reagan cercato affannosamente dai conservatori in tutti gli Stati Uniti, ma ormai è sempre più vicino a ottenere la nomination repubblicana per sfidare Barack Obama a novembre. Continua a leggere “Romney vince perchè non perde: avanti piano”

Primarie caraibiche per il Gop

San Juan (Portorico). Nella guerra interna al partito repubblicano c’è un’isola caraibica che è diventata improvvisamente terreno di conquista. Si tratta di Portorico, territorio non incorporato degli Stati Uniti, parte del Commonwealth, isola caraibica stretta fra la Repubblica Domenicana e le Isole Vergini. Portorico è un territorio americano dal 1898, quando al termine della guerra ispanoamericana gli spagnoli cedettero l’isola agli Stati Uniti insieme alle Filippine e Guam. L’isola mantenne però la sua indipendenza e nonostante nel 1917 i portoricani divennero cittadini americani a tutti gli effetti, non hanno diritto di voto in Congresso e non possono votare alle elezioni presidenziali. Ma alle primarie sì. Continua a leggere “Primarie caraibiche per il Gop”

Il sud guarda a Santorum e Gingrich ma vota Romney?

Birmingham. Ieri è andato in scena l’ennesimo duello all’interno del partito repubblicano. Negli ultimi giorni i candidati alle primarie del Grand Old Party sono scesi alla conquista degli stati del sud, Mississippi e Alabama, che hanno messo in palio 90 delegati, un buon bottino per chi, come Rick Santorum e Newt Gingrich, deve cercare di ridurre il gap con il grande favorito Mitt Romney. Proprio l’ex governatore del Massachusetts però, mai molto amato al sud per la sua fede mormone e per le sue politiche moderate, nei giorni precedenti al voto ha avuto un’impennata nei sondaggi che lo ha spinto a battere ogni angolo dei due stati all’inseguimento di una vittoria.

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Romney vince, ma non convince

Boston. Mitt Romney ha superato il test del Super Tuesday, ma in affanno. Nonostante abbia vinto in sei stati su dieci, l’ex governatore del Massachusetts non è riuscito nella notte di martedì ad assestare il colpo del ko allo sfidante Rick Santorum, portando a casa una affermazione risicata ma comunque essenziale in Ohio, lo Stato più importante fra quelli in palio. Spesso in bilico e decisivo a novembre, l’Ohio ha sì assegnato la vittoria a Romney, ma questa è arrivata solo nei grandi centri urbani e di appena qualche migliaio di voti. Continua a leggere “Romney vince, ma non convince”

Il gran martedì di Romney?

Columbus. Dopo due mesi di battaglie elettorali, ieri è finalmente arrivato il grande giorno del Super Tuesday.  Dieci stati si sono presentati alle urne, assegnando quasi il 20 per cento dei 1.144 delegati necessari per ottenere la nomination alla convention di Tampa di agosto. Lo stato più importante a votare è stato l’Ohio, terra di mezzo fra il nord industriale e il midwest rurale, dove si assegnavano 66 delegati e dove i due principali sfidanti, Rick Santorum e Mitt Romney, si sono dati battaglia negli ultimi giorni di campagna elettorale. Continua a leggere “Il gran martedì di Romney?”

A Romney il Michigan. E ora il Super Tuesday

Detroit. Nella notte di martedì Mitt Romney ha conquistato Michigan e Arizona, allontanano l’ombra di Rick Santorum che si allungava sulle primarie repubblicane. In Arizona la vittoria di Romney era scontata ed è arrivata con il 47,3% dei voti contro il 26,6% dell’ex senatore della Pennsylvania, grazie anche all’aiuto del governatore Jan Brewer e del senatore John McCain. In Michigan invece è stata una vittoria minima, di appena tre punti, ma fondamentale soprattutto a livello psicologico. Continua a leggere “A Romney il Michigan. E ora il Super Tuesday”

L’O.K. Corral fra Romney e Santorum

Detroit. Oggi in Michigan sarà una battaglia all’ultimo sangue fra Mitt Romney e Rick Santorum. Mentre in Arizona la vittoria di Romney nelle primarie repubblicane sembra scontata, in riva ai Grandi Laghi i due sfidanti sono separati da un paio di punti in tutti i sondaggi. A Detroit Romney è di casa: è nato qua e suo padre è stato un governatore molto amato negli anni sessanta. Nonostante questo non è riuscito a trovare il sostegno che credeva di ottenere. Continua a leggere “L’O.K. Corral fra Romney e Santorum”

Romney – Santorum, vinca il peggiore

New York. Mercoledì notte è andato in scena in Arizona l’ultimo duello fra i candidati alle primarie repubblicane prima del voto del Super Tuesday, ma il vero vincitore è stato il presidente Barack Obama. A Mesa, città a trenta chilometri da Phoenix dove ha sede il campus politecnico di Arizona State University, è stato un dibattito nervoso e noioso, tutto incentrato sulla spesa pubblica e il diritto all’aborto. Uno sconfitto c’è stato ed è Newt Gingrich, uscito ulteriormente ridimensionato e oscurato dal duello fra Mitt Romney e Rick Santorum. Continua a leggere “Romney – Santorum, vinca il peggiore”

Romney – Santorum: la campagna del Michigan

New York. Negli Stati Uniti Mitt Romney sta vivendo il momento più difficile dall’inizio della sua campagna elettorale. Dopo la tripla sconfitta riportata alle primarie repubblicane in Minnesota, Missouri e soprattutto Colorado lo scorso 7 febbraio, l’ex governatore del Massachusetts è stato sorpassato in tutti i sondaggi da Rick Santorum, il candidato su cui ultimamente sta puntando forte il ramo conservatore ed evangelico del partito. In Michigan, a dieci giorni dal voto, l’ex senatore della Pennsylvania è in vantaggio su Romney anche di dieci punti secondo tutti i sondaggi. Continua a leggere “Romney – Santorum: la campagna del Michigan”

Las Vegas, Romney piglia tutto

Las Vegas. Il Nevada per Mitt Romney è stato una passeggiata. Dopo il sostegno ricevuto da Donald Trump, palazzinaro newyorkese la cui parola a Las Vegas ha un certo valore, Romney nella giornata di ieri si è aggiudicato senza difficoltà i caucus del Nevada. Quando questo giornale è andato in stampa i risultati non erano ancora stati resi noti, ma l’ex governatore del Massachusetts aveva un vantaggio su Gingrich fra il 20% e il 25% in tutti i sondaggi. Continua a leggere “Las Vegas, Romney piglia tutto”

Mitt Romney si prende la Florida

Tampa. Mitt Romney ha conquistato la Florida e i suoi 50 delegati. In uno degli ultimi Stati in cui il vincitore prende tutti i delegati in palio, l’ex governatore del Massachusetts si è imposto facilmente su Newt Gingrich. Ron Paul e Rick Santorum avevano lasciato lo Stato già nei giorni precedenti al voto, sicuri di non avere nessuna possibilità di intromettersi nella lotta al vertice. Gli elettori repubblicani della Florida hanno scelto così il proprio candidato alla presidenza, l’uomo che ritengono più adatto a sfidare Barack Obama a novembre. Continua a leggere “Mitt Romney si prende la Florida”

Oakland, centinaia di arresti

Miami. Quattrocento arresti hanno tappato la bocca a Occupy Oakland, che nel week end è tornata a farsi sentire e si è confermata la città più dura e violenta fra quelle dove sono ancora presenti gli indignati. Dopo un mese di silenzio, intramezzato solo da marce occasionali, i manifestanti della città californiana alle porte di San Francisco sono scesi nuovamente in piazza per protestare contro l’avidità dell’1%, l’America delle grandi aziende e del mondo della finanza. Continua a leggere “Oakland, centinaia di arresti”

Gingrich e Romney: volano gli stracci

Miami, Florida – Newt Gingrich è in testa ai sondaggi in Florida, dove secondo Gallup ha il 31% e un vantaggio di 4 punti su Mitt Romney. L’ex speaker è in stato di grazia e sta iniziando a ricevere grandi donazioni. Dopo i 5 milioni avuti per la campagna in South Carolina dal suo amico Sheldon Adelson, magnate dei casinò di Las Vegas e grande finanziatore dei coloni ultrà isreaeliani, l’ex speaker ha ricevuto 5 milioni anche da Miriam, moglie di Adelson, per le primarie della Florida, dove fare campagna elettorale è molto costoso. Continua a leggere “Gingrich e Romney: volano gli stracci”