“Justice ha due padri“. Milano, I Corsivi del Corriere della Sera, 2013, 55 pagine.
«Il 26 giugno 2013 la Corte Suprema statunitense ha dichiarato anticostituzionale la legge che impediva al governo federale di riconoscere i matrimoni gay celebrati nei singoli Stati, e ha deciso di equiparare le coppie gay a quelle eterosessuali estendendo anche ad esse gli stessi diritti e benefici. In quegli stessi giorni e per oltre un mese, Andrea Marinelli ha viaggiato per l’America in autobus, treno e autostop, attraversando gli Usa da est a ovest e discutendo con centinaia di persone per capire come sta cambiando la percezione dell’omosessualità e dei diritti gay. «Love the sinner, hate the sin» – odia il peccato, ama il peccatore: una regola ispirata a Sant’Agostino – è l’atteggiamento che Marinelli ha riscontrato spesso, in una società dove anche la famiglia è vista e giudicata non solo dal punto di vista morale ma anche dal punto di vista dei diritti umani. Dalle grandi città alla profonda periferia, dai chiusi paesini di campagna agli ambienti borghesi e intellettuali, dal Mississippi al Kansas e da Washington a San Francisco passando per i mormoni e le piccole chiese locali: un reportage che racconta attraverso le storie e le parole delle persone non solo come cambia l’America ma anche come cambia oggi la famiglia, evolvendo in una comunità dove i ruoli non sono più scontati e tutto, persino il pregiudizio, può essere rimesso in discussione». Rizzoli.
“L’ospite. Pullman, divani e autostop all’inseguimento delle elezioni americane”. New York, Amazon, 2012, 254 pagine.
«Il libro italiano più divertente e interessante sull’America di oggi è L’ospite di Andrea Marinelli. Andrea ha fatto una cosa che non ha mai fatto nessun altro e difficilmente qualcun altro ripeterà: ha girato l’America, in teoria per seguire le primarie repubblicane, senza soldi, senza assignment di un giornale, senza niente. Si è fatto finanziare il viaggio dai suoi lettori, si è fatto ospitare sui divani di case di sconosciuti grazie al couchsurfing e ha percorso migliaia di chilometri in autostop e a bordo dei terribili e pericolosi autobus Greyhound. Attenzione, non per scelta antagonista o per proporre un modello alternativo e consapevole e tutte quelle balle. Figuriamoci. Lo ha fatto, non avendo né soldi né un giornale, soltanto per la passione e la curiosità di raccontare una campagna elettorale e di vivere un’esperienza once in a lifetime che non poteva lasciarsi sfuggire. In questo modo ha incontrato un’umanità americana fuori dai riflettori, sconosciuta agli altri giornalisti che girano in aereo e dormono in alberghi (scomodi), traendone con occhio spiritato e senso dell’umorismo un racconto straordinario delle tante e diverse Americhe che compongono gli Stati Uniti. Va letto e Andrea va ringraziato». Il Sole 24 Ore, 3 novembre 2012
“La filosofia di Barack Obama. La democrazia in America alla vigilia delle presidenziali del 2012″. Con Paolo Bellini e Massimo Rizzardini. Milano, AlboVersorio, 2012, 118 pagine.
«Un bilancio del pensiero del Presidente degli Stati Uniti, in occasione delle Elezioni Presidenziali del novembre 2012». Albo Versorio.
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