Rick l’evangelico canta tre volte. Allarme Romney?

Denver. Rick Santorum ha conquistato il cuore dell’America. Nella notte di martedì l’ex senatore della Pennsylvania ha messo insieme una clamorosa tripletta nei caucus di Minnesota e Colorado e nelle primarie del Missouri, un trionfo che rilancia la sua difficilissima corsa in questa sorprendente campagna elettorale. Se l’affermazione in Minnesota era stata largamente anticipata dai sondaggi degli ultimi giorni e quella in Missouri ha un puro valore morale, visto che non assegna delegati, la vittoria in Colorado è stata la prima grande sorpresa di queste primarie repubblicane. Continua a leggere “Rick l’evangelico canta tre volte. Allarme Romney?”

Il Romney rinato vede la vittoria nella gara clou

Tampa. Mitt Romney è tornato a essere il grande favorito e il voto di oggi in Florida potrebbe avere un impatto decisivo sulla corsa. Una prospettiva che sembrava remota nei giorni immediatamente successivi al trionfo di Newt Gingrich in South Carolina, quando i sondaggi scommettevano su un exploit del conservatore anche nel Sunshine State. La Florida è un terreno di scontro complicato, frammentato elettoralmente e demograficamente. Continua a leggere “Il Romney rinato vede la vittoria nella gara clou”

Se Romney crolla, occhio al terzo uomo

Miami – Quando in South Carolina le luci della politica si sono spente sulla sorprendente vittoria di Newt Gingrich, i candidati alle primarie repubblicane si sono spostati in Florida, cominciando a riempire ristoranti, università, chiese e ogni angolo possibile dove rastrellare voti. Ad avere la maggior necessità di voltare pagina è soprattutto Mitt Romney, l’ex vincitore inevitabile a cui evangelici e conservatori sociali in South Carolina hanno devastato la campagna elettorale. Continua a leggere “Se Romney crolla, occhio al terzo uomo”

Il pio Iowa lancia la sfida del Gop. Obiettivo azzoppare Mitt Romney

Des Moines. Il grande giorno del caucus dell’Iowa è passato, segnando l’inizio di questa contesa repubblicana che per mesi si è giocata sugli alti e bassi di candidati mai troppo convincenti per la base conservatrice. Verso le sette di ieri sera gli elettori che hanno deciso di sfidare il freddo, uno dei fattori più influenti del caucus, hanno cominciato a radunarsi nelle assemblee per fugare gli ultimi dubbi e scegliere il proprio candidato. Nei giorni precedenti al voto infatti in molti a Des Moines dichiaravano che avrebbero preso la propria decisione solo all’ultimo momento. Dopo accurate discussioni si è poi proceduto al voto, segreto in quasi tutti i caucus. Continua a leggere “Il pio Iowa lancia la sfida del Gop. Obiettivo azzoppare Mitt Romney”

Il candidato ideale non c’è e l’Iowa pensa a Romney

New York. A quattro giorni dal caucus dell’Iowa, che aprirà la contesa elettorale repubblicana, la nebbia che offusca i pensieri degli elettori dello Stato è ancora molto fitta. Mentre la continua altalena nei sondaggi toglie ogni certezza ai candidati, molti elettori spiegano che prenderanno la propria decisione solo all’ultimo istante, durante il caucus del prossimo 3 gennaio. Gli ultimi sondaggi evidenziano il ritorno di Mitt Romney, una crescita che porterebbe verso una corsa a due con il deputato del Texas Ron Paul, protagonista di un’ascesa irresistibile nell’ultima settimana, che sembra però già conclusa. Continua a leggere “Il candidato ideale non c’è e l’Iowa pensa a Romney”

I repubblicani sognano il terzo Bush

IMG_1067New York. Quando mancano due settimane al caucus dell’Iowa, gli elettori repubblicani stanno ancora faticando a identificare il cavallo su cui puntare. I candidati battono ogni angolo di Iowa e New Hampshire per ottenere un pugno di voti in più, ma la loro debolezza cronica, quella che ha permesso a tutti di alternarsi senza successo in testa ai sondaggi, è sempre più evidente e spinge gli elettori a sperare in un nome nuovo che possa raccogliere l’entusiasmo della base del partito. Mitt Romney è stato costantemente sul podio senza mai convincere, al suo fianco si sono alternati, con rimonte miracolose, Rick Perry, Herman Cain, Newt Gingrich e ora anche Ron Paul, dato in vantaggio in Iowa da due sondaggi pubblicati lunedì. Mentre la destra ha cominciato a flirtare con l’idea di Condoleeza Rice, ex segretario di Stato di George W. Bush, candidata alla vicepresidenza, il vero colpo di scena di queste elezioni potrebbe essere l’improvviso ingresso in campo di Jeb Bush. Continua a leggere “I repubblicani sognano il terzo Bush”

Indignati e manganellati

New York. Gli sgomberi di lunedì non sono stati un buon auspicio per gli indignati di Zuccotti Park. Nella notte di martedì la polizia ha fatto irruzione anche nell’accampamento di Wall Street, quello che ha segnato la nascita del movimento, sgomberandolo per la prima volta in due mesi. All’una di notte centinaia di agenti in tenuta antisommossa hanno prima circondato il parco ordinando ai manifestanti di rimuovere immediatamente gli oggetti personali e andarsene, poi hanno chiuso nella piazza tutti coloro che si opponevano urlando “no surrender”, arrestandoli uno a uno. Continua a leggere “Indignati e manganellati”

Pure Harvard s’indigna. L’élite sulle barricate

Appunti01New York. Il vento delle proteste degli indignati è arrivato a soffiare anche su Harvard, la più prestigiosa università americana. La settimana scorsa settanta studenti del primo anno avevano abbandonato per protesta la lezione di Gregory Mankiw, professore di economia e consigliere prima di George W. Bush e ora del favorito alle primarie repubblicane Mitt Romney, le cui politiche economiche non sarebbero riuscite a evitare la crisi economica e non farebbero nulla per restringere il gap fra ricchi e poveri. Mercoledì notte centinaia di manifestanti hanno invece invaso l’Harvard Yard, il parco di dieci ettari che abbraccia l’università, per protestare contro lo  squilibrio nella distribuzione della ricchezza negli Stati Uniti e soprattutto contro la presunta complicità dell’ateneo nella crisi economica che ha tolto il respiro al paese negli ultimi anni. Continua a leggere “Pure Harvard s’indigna. L’élite sulle barricate”

America, al voto con l’iPad

New York. Messe da parte matite e schede elettorali, lo Stato dell’Oregon ha vestito i panni del pioniere, posando un iPad nelle mani dei propri elettori. Nello Stato dei castori, terreno di conquista per commercianti ed esploratori alla metà dell’ottocento, si sono tenute ieri le elezioni primarie speciali per nominare i candidati che si sfideranno a gennaio per rimpiazzare in Congresso l’ex deputato repubblicano David Wu, accusato di aver intrattenuto una relazione con un’adolescente e costretto a dimettersi lo scorso agosto. A rendere però veramente speciali e memorabili queste elezioni ci ha pensato l’ufficio elettorale dello Stato: per la prima volta i cittadini disabili sono stati in grado di esprimere la propria preferenza attraverso un iPad. Continua a leggere “America, al voto con l’iPad”

La rivolta dei blogger di Anonymous contro il cartello narcos di Los Zetas

New York. La sanguinosa guerra dei cartelli della droga messicana si sta spostando dalle strade al web, in una specie di rivincita dei nerd contro la seconda organizzazione del Messico, Los Zetas, il gruppo più violento e meglio organizzato, legato in Italia da un’alleanza con la ‘ndrangheta per il traffico di stupefacenti. Questa volta il nemico incontrato potrebbe essere però difficile da affrontare con le armi e da uccidere. Forse persino da individuare. Continua a leggere “La rivolta dei blogger di Anonymous contro il cartello narcos di Los Zetas”

Il pastore che bruciò il Corano infiamma la corsa alla Casa Bianca

il riformista, 29 ottobre 2011New York. A marzo aveva processato e dato fuoco ad alcune copie del Corano, questa volta Terry Jones, pastore evangelico in una piccola chiesa di Gainesville, in Florida, ha deciso di infiammare la corsa alla presidenza degli Stati Uniti. Jones ha annunciando mercoledì con un comunicato stampa il suo ingresso in campo, dichiarando di aver cominciato la raccolta fondi e di volersi candidare come indipendente, seppure con una piattaforma molto conservatrice. Continua a leggere “Il pastore che bruciò il Corano infiamma la corsa alla Casa Bianca”

E il cittadino qualunque Joe Schriner riprende la strada della Casa Bianca

il riformista, 26 ottobre 2011 jpgNew York. Fuori dalla luce dei riflettori, nella campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti c’è un abisso di candidati indipendenti che lottano per ottenere un briciolo di notorietà e rincorrono il miraggio di entrare un giorno alla Casa Bianca. La strada per loro è lunga, e ancora più lunga è quella intrapresa da Joe Schriner, candidato indipendente che negli ultimi dodici anni ha percorso con la moglie e i tre figli più di 200.000 chilometri in camper attraverso gli Stati Uniti nel tentativo di diventare presidente. Continua a leggere “E il cittadino qualunque Joe Schriner riprende la strada della Casa Bianca”

«Via l’assassino dalla Casa Bianca». Il pro-life Terry in corsa per il 2012

Il Rifomista, 22 giugno 2011

Ce l’ha con i gay, “gli abortisti” e i musulmani. Ora si traverste da democrat per partecipare (solo) alle primarie del partito. E lanciare i suoi spot contro “il peggior presidente della Storia”.

«Barack Hussein Obama è il peggior presidente nella storia degli Stati Uniti». A pronunciare queste parole di fuoco è Randall Terry, candidato alla presidenza americana che la settimana scorsa ha mandato in onda il suo primo spot televisivo a Des Moines, in Iowa, tappa fondamentale delle elezioni presidenziali. Terry non è uno dei candidati repubblicani che stanno iniziando a darsi battaglia nel tentativo di assicurarsi la nomination per le elezioni presidenziali del 2012. Terry è per ora l’unico sfidante del presidente alle primarie democratiche. Continua a leggere “«Via l’assassino dalla Casa Bianca». Il pro-life Terry in corsa per il 2012”